Attività di gruppo studiata attraverso raggruppamenti di pazienti omogenei tra loro in relazione allo stadio della malattia e al livello di performance fisico. Questo sistema garantisce a tutti i pazienti di essere inseriti nel gruppo più adatto alle proprie esigenze.
Dopo una valutazione tecnica iniziale delle condizioni e abilità individuali, i fisioterapisti individuano ogni anno diversi gruppi riabilitativi, almeno uno per ogni stadio della malattia, in modo da assicurare un lavoro specifico a tutte le persone che entrano in Associazione.
Periodo di svolgimento
Invernale (Da Settembre a Giugno)
Da settembre a giugno vengono proposte due sedute settimanali di un’ora ciascuna condotte da fisioterapisti formati specificamente nella malattia di Parkinson. In alcuni gruppi sono inoltre presenti numerose figure di volontari (infermieri professionali, membri scelti della Croce Rossa Italiana); i gruppi con le persone con un buon grado di autonomia sono composti di soli pazienti, mentre in alcuni casi viene richiesta la presenza di un familiare oppure – più in generale – di un caregiver (un parente o un’assistente domestica) al quale viene insegnato come gestire al meglio la persona malata per garantirgli un percorso riabilitativo più efficace.
Estivo (Da Giugno a Settembre)
Obbiettivi: L’attività è finalizzata al recupero o al mantenimento del massimo livello di autonomia possibile, e prevede esercizi per l’equilibrio, per la coordinazione, per la postura e per “imparare a muoversi” cercando di limitare il più possibile il rischio di incorrere in cadute accidentali nella vita quotidiana, dando indicazioni utili anche ai familiari.
Perché è importante: Come noto non esiste, attualmente, nessuna cura definitiva per la malattia di Parkinson. Le uniche terapie mediche conosciute curano i sintomi, ma la terapia farmacologica non è sufficiente da sola a garantire un buon livello di qualità di vita alle persone ammalate. Per questo diventa molto importante la fisioterapia, poiché rappresenta l’unica strategia che consente alle persone di fare prevenzione rispetto alle complicanze motorie che la malattia genera con l’andare degli anni. È importantissimo iniziare la fisioterapia tempestivamente, possibilmente in fase di esordio, per imparare sin da subito a gestire le proprie risorse motorie; nelle fasi molto avanzate infatti è molto più difficile impostare un “cammino riabilitativo” efficace.
(Testo a cura della Dottoressa Elisa Tagliavini e del Dottor Pietro Ghislandi, Fisioterapisti)